Loving Vincent il film
Trama:
Produzione:
Numerosi sono i dipinti di van Gogh che emergono dal film, utilizzati per introdurre paesaggi e personaggi. Ho riconosciuto diversi di questi:
Tre personaggi mi hanno colpita molto: Vincent van Gogh, il dottor Gochet e il vecchio sofferente. L'attore che ha interpretato il pittore, a mio parere, è riuscito perfettamente ad immedesimarsi nel personaggio, mi ha trasmesso l'afflizione, sovente celata da un'apparente tranquillità del pittore, che affliggeva Vincent fin dall'infanzia. Il pittore olandese infatti ha passato la sua breve vita cercando di essere di più di un uomo strano, misero, inutile, un peso per suo fratello Theo, instabile, il secondo Vincent.
Numerose sono le lettere che i due fratelli van Gogh si sono scambiati nell'arco delle loro vite. Tali lettere sono state lette e raccolte dalla moglie di Theo van Gogh, Johanna, in un libro "Lettere a Theo".
Per chi è appassionato delle opere ma soprattutto della vita del padre dell'arte moderna, consiglio di leggere il libro "La vedova van Gogh" di Camilo Sànchez.
A mio parere non bisogna limitarsi solamente a conoscere le principali vicende di vita di artisti, ma anche musicisti, cantanti, attori, scrittori, poeti e qualsiasi altro personaggio pubblico di rilevanza. Io preferisco arricchire le me conoscenze con piccole notizie che riguardano queste vite, testimonianze poco conosciute, dettagli che a molti possono sembrare irrilevanti.
Gli altri due personaggi che mi hanno colpita sono stati il dottor Gochet, in particolar modo la sua prima comparsa, e il vecchio sofferente. Quest'ultimo mi ha sorpresa perchè il film ha permesso all'anziano, così statico e appunto sofferente, di liberarsi dalla staticità, di scrollare le spalle e di rivelarsi uno dei più dinamici personaggi di quest'opera.
Anche gli effetti sonori hanno contribuito, insieme a quelli visivi, di vivere in un modo totalmente nuovo l'arte. Vi ho allegato un breve video che ho fatto della parte finale del film. Se l'avete visto e avete voglia di condividere le vostre impressioni commentate pure!😊
Nella Francia del 1891, il giovane Armand Roulin riceve dal padre postino l'incarico di recapitare una lettera a Theo van Gogh, fratello del pittore olandese che da poco si è tolto la vita. Armand si reca a Parigi, dove però non riesce a rintracciare Theo; intraprende dunque una ricerca che lo porta ad incontrare persone e luoghi fondamentali nella vita di Vincent van Gogh, scoprendone poco a poco la vita tormentata e la straordinaria opera che ha saputo produrre.
Produzione:
Si tratta del primo lungometraggio interamente dipinto su tela, rielaborando oltre mille dipinti per un totale di più di 65000 fotogrammi, dipinte nello stile di Vincent van Gogh, realizzati da 125 artisti provenienti da varie parti del mondo. Questi artisti hanno lavorato per mesi per arrivare ad un risultato originale e di grande impatto. Creato dallo studio Breakthru productions, vincitore dell'Oscar per il cortometraggio animato "Pierino e il lupo". Alcuni quadri sono stati riadattati modificandone il rapporto, aggiungendo parti, scambiando il giorno con la notte, il tempo metereologico e le stagioni. La tecnica rotoscope è stata utilizzata per la maggior parte del film, girando 6 minuti di materiale di riferimento in 12 giorni.
Il rotoscoping, rotoscope, o rotoscopio è una tecnica di animazione utilizzata per creare un cartone animato in cui le figure umane risultino realistiche. Il disegnatore ricalca le scene a partire da una pellicola filmata in precedenza. In origine, le immagini filmate in precedenza venivano proiettate su un pannello di vetro traslucido, dove fungevano da supporto per l'attività di disegno.
Recentemente questo congegno è stato sostituito dal computer.
Ieri sera al cinema ho visto "Loving Vincent" e mi è piaciuto veramente molto!😍
Mi aspettavo un film dedicato alla sua vita, partendo dall'infanzia fino ad arrivare al suicidio, avvenuto a soli 37 anni. Invece mi sono ritrovata catapultata nelle vicende che vedono come protagonista Armand Roulin, figlio del postino del pittore. Il giovane Armand, interrogando tutte le persone che erano entrate in contatto con l'artista morto, ricostruisce gli eventi principali della vita di Vincent e nel frattempo si appassiona alla sua storia e alle sue opere. La sua curiosità e le testimonianze dei vari personaggi, anche se discordanti tra loro, rendono tale lungometraggio appassionante, capace di tenerti incollato allo schermo o meglio alla tela.
Numerosi sono i dipinti di van Gogh che emergono dal film, utilizzati per introdurre paesaggi e personaggi. Ho riconosciuto diversi di questi:
- Ritratto di Père Tanguy (1887)
- Marguerite Gachet nel giardino (1890)
- Ritratto del postino Roulin (1888)
- Il caffè di notte (1888)
- Terrazza del caffè la sera (1888)
- Ritratto del Dr. Gachet (1890)
- La riva dell'Oise ad Avers (1890)
- Notte stellata (1889)
- Notte stellata sul Rodano (1888)
- Ritratto di Armand Roulin (1888)
- La chiesa di Auvers (1980)
- Sulla soglia dell'eternità (Vecchio che soffre, 1890)
- Young man with cornflower (1890)
- Lo zuavo (1888)
- Contadina in un contesto di grano (1890)
Tre personaggi mi hanno colpita molto: Vincent van Gogh, il dottor Gochet e il vecchio sofferente. L'attore che ha interpretato il pittore, a mio parere, è riuscito perfettamente ad immedesimarsi nel personaggio, mi ha trasmesso l'afflizione, sovente celata da un'apparente tranquillità del pittore, che affliggeva Vincent fin dall'infanzia. Il pittore olandese infatti ha passato la sua breve vita cercando di essere di più di un uomo strano, misero, inutile, un peso per suo fratello Theo, instabile, il secondo Vincent.
Numerose sono le lettere che i due fratelli van Gogh si sono scambiati nell'arco delle loro vite. Tali lettere sono state lette e raccolte dalla moglie di Theo van Gogh, Johanna, in un libro "Lettere a Theo".
Per chi è appassionato delle opere ma soprattutto della vita del padre dell'arte moderna, consiglio di leggere il libro "La vedova van Gogh" di Camilo Sànchez.
A mio parere non bisogna limitarsi solamente a conoscere le principali vicende di vita di artisti, ma anche musicisti, cantanti, attori, scrittori, poeti e qualsiasi altro personaggio pubblico di rilevanza. Io preferisco arricchire le me conoscenze con piccole notizie che riguardano queste vite, testimonianze poco conosciute, dettagli che a molti possono sembrare irrilevanti.
Il libro che vi ho in precedenza consigliato, infatti, riguarda il rapporto tra i due fratelli van Gogh, raccontato però dal punto di vista della vedova Johanna, moglie di Theo van Gogh. La donna riporta alcuni scorci di vita dei due fratelli, il suicidio di Vincent, il dolore e la disperazione che porteranno Theo, insieme ad una malattia, alla morte lasciando sola la moglie con il figlio, la lettura e la raccolta da parte di Johanna delle numerosissime lettere, il recupero delle tele del pittore, l'apertura di una pensione che esponesse le opere, le prime esposizioni nei musei, fino ad arrivare ai sempre maggiori riconoscimenti dell'artista Vincent van Gogh.
Gli altri due personaggi che mi hanno colpita sono stati il dottor Gochet, in particolar modo la sua prima comparsa, e il vecchio sofferente. Quest'ultimo mi ha sorpresa perchè il film ha permesso all'anziano, così statico e appunto sofferente, di liberarsi dalla staticità, di scrollare le spalle e di rivelarsi uno dei più dinamici personaggi di quest'opera.
Anche gli effetti sonori hanno contribuito, insieme a quelli visivi, di vivere in un modo totalmente nuovo l'arte. Vi ho allegato un breve video che ho fatto della parte finale del film. Se l'avete visto e avete voglia di condividere le vostre impressioni commentate pure!😊









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